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Colloquio orale

Guida alla nuova Maturità 2019 – Colloquio Orale

Dopo aver parlato degli scritti (prima prova, seconda prova: classico, scientifico, linguistico), non ci resta che spostarci sul nuovo colloquio orale, la novità su cui aleggia più mistero, anche perché non sono state fatte simulazioni né sono stati forniti esempi (effettivamente complesso, ma uno sforzo in più si sarebbe potuto fare).

Partiamo innanzitutto dal fatto che, rispetto agli scorsi anni, l’orale varrà meno punti: come già avevamo anticipato è infatti passato dai 30 ai 20 punti. L’altra grande novità è che non sarà più prevista la tesina/mappa concettuale o più in generale il percorso multidisciplinare preparato dallo stesso studente e presentato al colloquio. Da una parte questo è un bene, perché la tesina, soprattutto negli ultimi anni, si era ridotta a un accrocco di temi tenuti assieme da labili connessioni tra le diverse discipline o si configurava come la riproposizione di quegli argomenti che permettevano più connessioni tra le materie (migliaia di tesine ogni anno sul relativismo!). D’altra parte, non concedere allo studente la possibilità di approfondire un argomento, anche di una singola disciplina, nello spazio concesso dalla preparazione alla maturità, non è da lodare: è l’ultimo anno prima dell’università ed è una delle poche occasioni per misurarsi con lo studio e l’organizzazione al di fuori del programma scolastico. A precise condizioni non si sarebbe comunque potuta tenere come opzione facoltativa?

Ma vediamo come sarà strutturato il misterioso orale (il 6 maggio è uscito un documento esplicativo del MIUR). Il colloquio partirà dalla ormai celebre estrazione di una busta tra tre proposte e ogni busta avrà un materiale*: testi letterari, brani di articoli di giornale, opere d’arte, foto, tabelle, riferimenti a progetti o esperienze svolte durante l’anno e chi più ne ha più ne metta. A partire da ciò che uscirà, lo studente dovrà sviluppare le suggestioni derivate dal documento in un discorso personale, per gran parte improvvisato (e questo lascia un po’ perplessi: quando mai ci si ritrova in un contesto del genere? Non sarà più frequente, negli anni successivi, preparare un discorso?), cercando di toccare più discipline e i temi trattati durante l’anno. Sottolineo “discorso personale”, dato che nei documenti redatti dal MIUR si insiste molto sul fatto che questa parte dell’orale non dovrà essere costituita da una sequenza di domande della Commissione e dovrà essere diversa dalla tradizionale interrogazione.

Dopo questa parte, dovrà essere presentata una relazione (scritta, orale o multimediale) sulle attività legate ai “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” (ricordate l’Alternanza Scuola Lavoro? Oggi si chiama così), ma non è dato sapere se la relazione scritta verrà letta o meno: probabilmente no, mentre fondamentale sarà l’esposizione orale. Poi, ci sarà la parte dedicata a “Cittadinanza e Costituzione”, che in futuro verterà sugli argomenti trattati nell’integrazione di ore di Educazione Civica e che per quest’anno avrà probabilmente come temi i progetti svolti dalle quinte durante l’anno scolastico. Infine, un piccolo spazio sarà dedicato al commento delle prove scritte.

Come prepararsi a questo nuovo orale? Sicuramente, servirà un ripassone generale delle materie d’esame su tutto il programma dell’anno scolastico, per avere più frecce a disposizione quando si dovrà improvvisare un discorso di fronte al contenuto della busta; poi, forse sarà necessario un lavoro di diplomazia con i membri della commissione interni, almeno per farsi un’idea di quello che potrebbe capitare nelle buste e non arrivare totalmente impreparati. Per via di questa componente aleatoria di cui ancora non sappiamo bene la portata, varrà la pena prepararsi bene anche sulle altre tre fasi del colloquio: preparare una sintetica e ineccepibile relazione sull’Alternanza Scuola Lavoro, studiare a fondo gli argomenti previsti per Cittadinanza e Costituzione e soprattutto gli argomenti delle prove scritte, verificando da sé e con i propri compagni la correttezza delle proprie prove, per conoscere in anticipo eventuali domande che potranno essere poste dalla Commissione: individuare da soli errori fatti mette sempre in un’ottima luce.

*La Commissione d’Esame preparerà tante buste quanti sono gli studenti della classe più altre due buste, per permettere la scelta anche all’ultimo esaminando. I materiali dentro le buste saranno scelti sulla base delle indicazioni fornite dal Consiglio di Classe nel documento sul programma e le attività svolte inviato prima del 15 maggio.

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Laudes, in occasione della nuova maturità 2019, ha deciso di pubblicare a cadenza regolare una guida per l’esame, in cui verranno analizzate le prove svolte finora nelle simulazioni: seguiteci su Facebook e sul blog per ricevere aggiornamenti sui post di approfondimento che pubblicheremo in questi giorni.

Ma non solo: anche quest’anno abbiamo attivato corsi di preparazione alla maturità con i nostri migliori docenti. Quest’anno sarà ancora più importante arrivare pronti, rilassati e preparati. Per qualsiasi informazione sui corsi di preparazione alla nuova maturità potete cliccare qua.

Studente annoiato durante l'esame di maturità

Nuova Maturità 2019 – Doppia materia nella seconda prova

Oggi è stato annunciato dal ministro Bussetti che nella Maturità 2019 la seconda prova sarà composta da due materie caratterizzanti e che questo varrà per tutti gli indirizzi scolastici. Il decreto ministeriale uscito oggi lo trovate qua.

Ci saranno quindi latino-greco per il classico, matematica-fisica per lo scientifico, ma non solo: gli istituti tecnici per il turismo avranno “discipline turistiche e aziendali” e “inglese” ; il liceo delle scienze umane avrà “scienze umane” e “diritto ed economia politica”; gli istituti tecnici con indirizzo informatica avranno “informatica” e “sistemi e reti”; mentre l’istituto professionale per i servizi di enogastronomia avrà “scienze degli alimenti” e “laboratorio di servizi enogastronomici”. La lista completa potete trovarla qua.

A compensare il maggior carico di studio in vista della seconda prova, Bussetti ha anche promesso che le prove saranno “più semplici” rispetto agli anni passati.

Un’altra novità molto importante (visto che per questa maturità mancavano modelli di prove con cui esercitarsi) è l’introduzione di simulazioni nazionali dell’esame organizzate dal MIUR. Queste le date:

Prima prova scritta: 19 febbraio e 26 marzo
Seconda prova scritta: 28 febbraio e 2 aprile

Infine, indicazioni anche sull’orale: le commissioni  prepareranno come ogni anno i materiali di partenza e di spunto, tenendo conto del percorso reale svolto dagli studenti e descritto nel documento che i consigli di classe consegnano il 15 maggio e, il giorno della prova, saranno gli stessi studenti a sorteggiare i materiali sulla base dei quali sarà condotto il colloquio.